Le mie origini e la mia fede in Dio

Mi chiamo Filomena e ho 22 anni. 
All’età di 5 anni, nel 2002 circa, io e la mia famiglia ci siamo trasferiti da Napoli a Reggio Emilia.
Fino all’età di 17 anni ho frequentato la chiesa evangelica insieme a mio padre, ascoltavo e ricevevo la predicazione della Bibbia, ma questa non faceva breccia nel mio cuore.
Il mio percorso scolastico non è stato facile: sono stata vittima di bullismo, ero una persona molto riservata e timida ed ero pessimista riguardo alla vita. Per questo ho meditato perfino il suicidio, ma Dio mi ha prevenuto e non l’ho commesso. Mi rifugiavo però in Internet e sui social networks: tutti i pomeriggi ero attaccata al computer, parlavo con persone estranee e rimanevo chiusa in camera mia al buio; non era solo buia la mia stanza, ma anche il mio cuore.
Fino a quando, alcuni giovani della chiesa mi invitarono ad una riunione serale tra giovani: accettai il loro invito. Vidi in loro una gioia che io non avevo e, ad ogni incontro, cresceva in me il desiderio di sperimentarla.
Questo evento mi fece riflettere sul mio bisogno di conoscere meglio Dio.
Di lì a poco, esattamente il 5 dicembre 2015 decisi di accettare Gesù nella mia vita ad una riunione dei giovani: la predicazione della Bibbia aveva "smosso" il mio cuore; ricordo che era stato talmente bello che mi sentivo leggera e piena dell'amore di Dio.
Tutto andava per il meglio e cominciavo ad apprezzare di più il dono della Vita.
In quegli anni stavo frequentando il Liceo Linguistico: era una scuola abbastanza pesante, infatti ero stata bocciata un anno, ma Dio mi aveva consolato anche in quello. Purtroppo però, verso marzo 2017, le verifiche e le interrogazioni aumentavano a fronte della Maturità, in quel periodo stavo anche studiando per la patente e non solo: vecchie conoscenze di internet erano tornate a contattarmi.
Caddi in uno stato di angoscia, ansia ed ebbi brutti sogni. Per questo sono stata ricoverata per un mese e poco più in una clinica psichiatrica. E’ stata una brutta esperienza: la realtà mi sembrava pesante e distorta, inoltre per i mille pensieri ero dimagrita.
Ecco che la chiesa con tutti i fratelli e le sorelle vennero in mio aiuto, pregavano per me e mi facevano visita. Questo mi incoraggiò molto. Grazie a Dio, sono guarita, ho fatto l’Esame di Stato e adesso ho un lavoro. Il Signore sta benedicendo grandemente la mia vita.
L’arma era stata fabbricata, ma non ha prosperato contro di me, proprio come dice il profeta Isaia nel capitolo 54 al verso 17: “Nessuna arma fabbricata contro di te riuscirà; ogni lingua che sorgerà in giudizio contro di te, tu la condannerai. Questa è l’eredità dei servi del Signore, la giusta ricompensa che verrà loro da me”, dice il Signore.”
Spero che la mia storia sia di incoraggiamento. Grazie per avermi letto!

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